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08 novembre 2024

Turismo: la sfida ora è gestire i flussi, con la tecnologia

Al Forum Internazionale in corso a Firenze la sindaca Funaro attacca l’overtourism, ma Giani e il ministro Santanché non sono d’accordo.

Silvia Pieraccini
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Il punto su cui sono tutti d’accordo, al Forum Internazionale del turismo che si sta svolgendo alla Fortezza da Basso di Firenze e che precede il G7 Turismo del 13-15 novembre, è che il settore ha ormai acquistato dignità di motore dell’economia italiana. Diverse sono invece le vedute su cosa occorre fare, adesso, per migliorarsi.

Funaro-Santanché, opioni diverse sui poteri ai Comuni

La sindaca di Firenze, Sara Funaro, rivendica più poteri ai Comuni per combattere l’overtourism e il diluvio di affitti brevi che allontana i residenti (negli ultimi due anni, dice, le presenze turistiche a Firenze sono aumentate del 32%), ma il ministro del Turismo, Daniela Santanché – che ha organizzato il Forum pre-G7 per ascoltare le associazioni di categoria – le risponde che “la proprietà privata è sacra” e che “siamo stati il primo Governo a mettere mano al settore per combattere il sommerso e la concorrenza sleale introducendo il Cin, codice identificativo nazionale”. Sugli affitti brevi il Comune di Firenze, che ha riproposto (dopo la bocciatura) una norma per vietarli nel centro storico, ha incassato proprio ieri – secondo quanto riferito dalla sindaca Funaro – il “no” del Tar alla sospensiva della disposizione ‘anti-Airbnb’ impugnata dagli operatori che affittano case. Ricostruzione negata dall’associazione Property Managers Italia: “Il Tar non ha rigettato la sospensiva, ha scelto di decidere al più presto nel merito, Palazzo Vecchio fa confusione”.

Giani non vuol sentire parlare di overtourism

Il ministro, così come il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, non vuol sentir parlare di overtourism: “Dobbiamo smetterla con questo termine, è una bestemmia dire che in Italia vengono troppi turisti – ha affermato Santanché -. Siamo un Paese che deve puntare sulla qualità e non sulla quantità, l’obiettivo ora dev’essere regolamentare i flussi turistici, proporre nuove destinazioni, lavorare sul turismo congressuale, incentivare i grandi eventi ad esempio quelli sportivi. E per tutto questo ci potrà aiutare la tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale”. Il ministro si è detta “fortemente contraria” ai ticket per entrare nelle città, e in linea con lei è il presidente Giani: “Non mi si parli di numero chiuso – ha detto – il turismo è una voce importante della nostra regione, un motore di crescita economico, sociale e culturale, e non va limitato ma va governato, valorizzando destinazioni meno famose”.

L’intelligenza artificiale potrà aiutare a destagionalizzare?

L’intelligenza artificiale potra aiutare – è la convinzione – per eliminare le code davanti ai monumenti più famosi, per provare a destagionalizzare il Paese, per consigliare località da visitare e spiegare monumenti e opere d’arte. Un assaggio l’ha dato Gianluca Mauro, fondatore di Ai Academy, che ha mostrato dal vivo le potenzialità di ChatGpt Advanced voice mode, che interagisce con la persona e modifica le risposte a seconda della declinazione richiesta.

La revisione della tassa di soggiorno è sul tavolo

Sulla revisione della tassa di soggiorno, chiesta da più parti, il ministro promette un accordo con i Comuni rappresentati da Anci e con le associazioni di categoria, ma intanto sottolinea che “il buon senso è la proporzionalità”, cioè far pagare in base al costo della camera (“chi sceglie una suite da 1.500-2.000 euro a notte può versare un po’ di più). Infine Santanché si dice orgogliosa dell’introduzione della decontribuzione per il lavoro notturno e festivo nel settore turismo e mette sul piatto il tema – condiviso da tutti – della formazione professionalizzante: uno dei Paesi più turistici in Europa come l’Italia, è ancora indietro sulla formazione del personale, di alto, medio e basso livello. “Solo il 6% del personale del turismo ha una laurea – ha detto il presidente della Luiss, Luigi Gubitosi – la formazione è vecchia e si fa ancora soprattutto attraverso gli istituti professionali”.

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Silvia Pieraccini

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