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Impresa

09 marzo 2022

Alleanza fra i saloni della nautica in Toscana

Sinergia tra Seatec-Compotec Marine e Yare: l’obiettivo è dare vita in prospettiva a una “Settimana” regionale di eventi.

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Seatec-Compotec Marine e Yare si alleano: i due saloni della nautica in Toscana, che si svolgono a metà marzo, saranno in sinergia dall’edizione 2022 (16-18 marzo per Yare, 17-18 marzo per Seatec-Compotec Marine). L’obiettivo dichiarato dagli organizzatori CarraraFiere e Navigo è dare vita, in prospettiva, a una vera e propria “Settimana della Nautica Toscana”. Un’iniziativa rappresentativa dell’industria nautica regionale, la metà del valore dell’intero comparto nazionale e il 30% dei superyacht oltre i trenta metri di tutto il mondo, venduti per il 95% all’estero. Il distretto vanta un fatturato di 2 miliardi di euro, 5000 imprese e circa 18mila addetti diretti.

L’accordo tra le due manifestazioni, annunciato oggi, mantiene le caratteristiche distintive dei singoli eventi: Seatec-Compotec Marine, a Marina di Carrara, come evento B2B con format espositivo rivolto alla filiera della subfornitura nautica e gli incontri one-to-one fra espositori e i più prestigiosi cantieri italiani e cantieri internazionali; Yare, a Viareggio, come unico appuntamento internazionale B2C di incontro tra i comandanti dei superyacht e i cantieri di produzione, refit, marine e tutte le imprese italiane e non di servizi. I due eventi uniranno le forze nella giornata venerdì 18 marzo con la visita dei comandanti ospiti di Yare al Seatec-Compotec Marine, e un evento “fuorisalone” a Viareggio organizzato da Navigo, a cui prenderanno parte gli espositori di Seatec-Compotec Marine.

Saloni al via con un occhio alla Russia

In Toscana, mentre i saloni della nautica stanno per aprirsi, gli addetti ai lavori monitorano con attenzione le conseguenze della guerra in Ucraina, soprattutto per quanto riguarda le sanzioni economiche imposte alla Russia. I megayacht fabbricati qua, infatti, attirano tradizionalmente l’interesse di facoltosi clienti russi.

“Con l’applicazione delle sanzioni europee in Italia si può determinare il blocco dei pagamenti sui contratti in stato di avanzamento – sostiene Massimo Braccini, leader della Fiom regionale – e quindi sulle costruzioni in corso d’opera, oppure, anche se le imbarcazioni sono già terminate e pagate, poi non sono in grado di ritirarle. La situazione non è per tutti i cantieri uguale: sicuramente alcune aziende hanno molti contratti con armatori russi ed altre nessuno, ma se la situazione non si sbloccasse, il comparto ne soffrirà molto, così come vale per molti altri settori”.

Smorza i toni Gabriele Chelini, presidente della sezione nautica di Confindustria Toscana Nord: “I motivi di preoccupazione dettati dalla crisi russo-sovietica ci sono certamente – spiega -, ma la situazione è per adesso fluida, e non precisamente quantificabile nell’immediato. Il mercato della nautica che ci riguarda è mondiale, e la percentuale di buyers russi non è così importante da creare allarmismi. Il portafoglio della nautica del nostro distretto è globale e frammentato tra Europa, Medio Oriente, Americhe, paesi emergenti e anche Russia ovviamente. Questo non significa che non ci dobbiamo augurare una rapida conclusione del conflitto, per ragioni umanitarie, sociali e di economia generale”.

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