Il Consiglio dei ministri ha deliberato di estendere in Toscana la dichiarazione dello stato di emergenza anche alle province di Lucca e Massa Carrara per i danni causati dall’alluvione del 2 novembre. Il provvedimento, proposto e illustrato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, consente la deroga ad alcune norme procedurali e mette a disposizione del commissario delegato per l’emergenza – il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani . la somma di 3,7 milioni di euro, da utilizzare per far fronte alle prime spese legate al ripristino della viabilità ed al soccorso alla popolazione colpita nelle due province.
In arrivo altre risorse per le somme urgenze
Dopo la domanda di integrazione, si è dovuto attendere il sopralluogo dei tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile, coordinati dal direttore Fabrizio Curcio, prima di portare la richiesta all’esame del governo. “Nei prossimi giorni metteremo a disposizione del commissario altre risorse – ha spiegato Musumeci -, che si aggiungono ai quasi nove milioni già assegnati, per le somme urgenze che si sono rese necessarie finora. Cinque giorni fa abbiamo ricevuto dal presidente della Regione uno studio sulla entità dei danni subiti dalla Toscana, documento ora all’esame del dipartimento”.
Cessata la fase della emergenza, sottolinea il ministro, “si aprirà quella della ricostruzione, come prevede la normativa. A prescindere da qualche inutile e dannosa polemica, vorrei assicurare ancora una volta che il governo Meloni farà tutto il possibile per venire incontro alle esigenze della comunità toscana, ovviamente con la gradualità che le procedure del Codice di Protezione civile ed il reperimento delle risorse impongono”.
“Imprese deluse, ora bando unico per i fondi”
La lentezza nella messa a disposizione delle risorse per i ristori sta mettendo a dura prova le aziende maggiormente colpite dall’alluvione in Toscana. “Sì, siamo delusi perché vogliamo di più, e lo vogliamo sicuramente prima”, ammette Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze, secondo cui però questo atteggiamento “non porta a niente”, perché “sono convinto che il governo non abbia soldi per poter supportare in questo momento le imprese rispetto alla finanziaria che abbiamo visto tutti. Noi siamo un Paese che comunque è guidato da un’economia e da una finanza che deve stare nei parametri europei. Che ci piaccia o no, chiunque va al governo con quei parametri deve fare i conti”.
Per distribuire le risorse alle imprese “dobbiamo trovare il criterio migliore – ha ribadito Bassilichi -, e crediamo che sia raccogliere tutti questi fondi a fondo perduto che le istituzioni e gli enti hanno messo a disposizione per creare un unico bando, che potrebbe essere quello che stiamo vedendo in corso d’opera attraverso Sviluppo Toscana, che fino al 31 dicembre è aperto alle verifiche dei danni delle imprese”. (lt)