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Impresa

28 marzo 2025

Assicurazione contro le catastrofi per le imprese, è rinvio per le Pmi

L’obbligo slitta al 1 ottobre per le aziende medie e al 2026 per le piccole: per le grandi rimane la scadenza del 1 aprile.

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Proroga del termine sì, ma solo per le Pmi: il rinvio deciso dal Consiglio dei Ministri – dopo la bocciatura dell’emendamento Zucconi al Dl bollette – per l’obbligo delle imprese di stipulare polizze d’assicurazione contro le catastrofi, secondo quanto emerso, sarà differenziato a seconda della dimensione delle imprese. Il nuovo termine sarà quello del 1 ottobre 2025 per le medie imprese e del 1 gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Il mondo delle imprese, soprattutto quello delle Mpmi, chiedeva una proroga del termine del 1 aprile anche perché non era stato ancora attivato il portale Ivass per la comparabilità delle offerte assicurative in materia.

Rimane invece fermo al 1 aprile il termine per le grandi imprese, per le quali, tuttavia, non scatteranno le sanzioni se non si doteranno di una polizza: per ulteriori 90 giorni, infatti, non si terrà infatti conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. Il percorso riprenderà comunque dal tavolo convocato per lunedì 31 marzo al Mimit con le associazioni datoriali, per costruire un quadro chiaro ed efficiente.

Gioiscono le associazioni delle Pmi

“Finalmente una decisione in nome del buon senso sulle polizze catastrofali”, afferma la Cna nazionale. “Tra le problematiche più evidenti – osserva Confesercenti – spicca lo squilibrio tra locatore e locatario: chi paga l’affitto sostiene il costo della polizza, mentre la copertura assicurativa va esclusivamente a vantaggio del proprietario dell’immobile. Si tratta di un punto particolarmente critico per le piccole e medie imprese del turismo, del commercio e dei servizi”.

Per Confcommercio “resta, comunque, la complessità di un’operazione di sistema che coinvolge circa quattro milioni di imprese che devono potere valutare e scegliere coperture assicurative di particolare complessità. Sarà quindi necessario mettere in campo un tavolo di confronto e monitoraggio permanente e strutturato con la partecipazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese e delle assicurazioni e dei Ministeri competenti”. (lt)

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