Salta, almeno per il momento, la proposta di rinviare di sette mesi l’obbligo per le imprese di assicurazione contro le catastrofi naturali. L’emendamento al Dl bollette presentato dal deputato toscano Riccardo Zucconi (FdI), infatti, è stato dichiarato inammissibile nel corso dell’esame in commissione Attività produttive alla Camera, mantenendo quindi per le aziende il termine del 31 marzo per stipulare polizze. Zucconi ha presentato ricorso, poi respinto, per ottenere la riammissione della proposta: stesso iter, ma con una riammissione finale, per la proposta del collega di partito Silvio Giovine per la modifica del bonus elettrodomestici.
“Come commissione Attività produttive – sostiene il deputato di FdI – abbiamo la possibilità di apportare una modifica o di proporre una modifica al governo, che poi potrà emendarla, riformularla, rivederla: però non ci dobbiamo far scappare come commissione questa possibilità, perché dobbiamo tutelare le Attività produttive”. Due scenari possibili, a detta di Zucconi, sono che il Consiglio dei Ministri il 28 marzo prenda un provvedimento di sua iniziativa, oppure che il governo decida di riformulare l’emendamento in un secondo momento. La conversione in legge del Dl bollette è prevista per metà aprile.
Cna chiede la proroga, “c’è ancora incertezza”
La notizia della bocciatura dell’emendamento Zucconi agita il mondo delle piccole imprese: che temono sì catastrofi, ma al momento soprattutto per il proprio conto economico: “E’ necessaria una proroga adeguata dell’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione contro gli eventi catastrofali a causa dei tanti elementi di incertezza che ancora riguardano le polizze”, sostiene Cna, secondo cui “esistono molti elementi oggettivi per giustificare la proroga: l’offerta delle polizze assicurative non è ancora ben strutturata, manca il portale Ivass previsto dalla legge per confrontare le offerte. Circa 4 milioni di imprese si trovano nell’impossibilità di sottoscrivere contratti in maniera consapevole sul livello di copertura e sui meccanismi di indennizzo. Occorre quindi più tempo per valutare le offerte sul mercato”. (lt)