Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Mps
Perché l’aumento di capitale di Banca Mps da 2,5 miliardi di euro abbia successo “dobbiamo pensare al Piano, andare sul mercato, spiegarlo, mettere sul campo tutta la nostra credibilità per fare sì che gli investitori partecipino per la loro quota”. Così Luigi Lovaglio, amministratore delegato dell’istituto senese, davanti alla Commissione Parlamentare d’inchista sulle banche. Precisando che il calendario dell’aumento di capitale per Mps “potrebbe risentire delle condizioni di mercato macroeconomiche, attualmente rese difficili anche dal conflitto bellico Russo-Ucraino”.
Lovaglio ha mostrato un cauto ottimismo per l’operazione, non esprimendo particolare preoccupazione per il calo del titolo a Piazza Affari: “L’aumento di capitale è inscindibile e a condizioni di mercato, e le banche hanno fatto un pre-underwriting”, ha detto, mentre “verso settembre ci sarà l’underwriting, ossia l’impegno. Le sensazioni che ho sono abbastanza positive. Le banche che ci stanno supportando, e c’era una coda per farlo, sono con noi in questo Roadshow. Tra Londra e Milano abbiamo incontrato 30-40 interlocutori. Si parte sempre dai rischi legali e si conclude con il tema delle opportunità che offriamo”.
“Aggregazione? Sì, ma con pari dignità”
Il calendario dell’aumento di capitale prevede, per approvarlo, la convocazione dell’assemblea dei soci di Mps il prossimo 4 agosto per svolgersi nella seconda decade di settembre. La durata dell’offerta sarà di circa 3 settimane, ed è previsto che l’operazione debba concludersi al più tardi entro il 12 novembre.
Lovaglio, peraltro, si dice pronto a sedersi attorno a un tavolo “con grande dignità” per discutere “con pari dignità” un’eventuale aggregazione bancaria, perché “ci sarà un grande consolidamento nel sistema bancario italiano”, sostiene, sottolineando che “se poi il progetto industriale funziona, tanto di guadagnato”. Quanto alle cause legali, secondo l’ad “i rischi sono coperti”, e “se va in porto l’operazione che dobbiamo fare di uscite con il fondo di solidarietà entro il 30 novembre, dal 1 gennaio Mps entra nella classifica di testa delle banche del sistema italiano”.