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Impresa

30 gennaio 2025

Bando Isi 2024, Inail offre 66,7 milioni alle imprese in Toscana

Col nuovo avviso, finanziamento fino al 65% delle spese ammesse per progetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Aumentano ancora le risorse stanziate per la Toscana da Inail con il bando Isi 2024: su circa 600 milioni di euro di stanziamento complessivo a livello nazionale, per la regione ci sono 66,7 milioni disponibili per le imprese (erano 49 milioni col bando 2023) e gli Enti del terzo settore che vogliono investire in sicurezza. Si tratta di incentivi a fondo perduto che possono coprire il 65% delle spese ritenute ammissibili, quota che sale all’80% per i progetti dedicati ai modelli organizzativi e di responsabilità sociale, e per le risorse destinate ai giovani agricoltori.

L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000 euro e un importo massimo erogabile pari a 130mila euro. Non è previsto il limite minimo di finanziamento per le imprese che hanno meno di 50 dipendenti che presentino progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. La scadenza per la presentazione delle domande sarà comunicata entro fine febbraio: nelle scorse edizioni del bando Isi la deadline era stata collocata da Inail tra maggio e giugno.

Tutti gli assi del bando Isi di Inail

Sono cinque gli assi di finanziamento. Nel primo asse (6,4 milioni) figurano i progetti di investimento per contrastare i rischi tecnopatici (5,5 milioni), e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (891mila euro). Il secondo asse è dedicato ai rischi infortunistici (13,8 milioni). Il terzo asse sostiene la bonifica da materiali contenenti amianto (20,9 milioni). Il quarto asse (20,4 milioni) è dedicato alle micro e piccole imprese operanti in alcuni specifici settori di attività: dalla pesca al tessile, dalla pelletteria ai mobili, dalla ceramica alla gioielleria. Il quinto asse (5,3 milioni) è quello per l’agricoltura, diviso fra produzione primaria (4,2 milioni) e giovani agricoltori (1 milione).

Sono ammesse a finanziamento le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza, nonché le eventuali spese tecniche. Le spese devono essere sostenute e documentate dall’impresa/ente richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell’intervento. Le spese ammesse a finanziamento devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data di chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda.

Nel caso di ex aequo del tempo di invio della domanda allo sportello informatico, l’ordine viene stabilito in questa sequenza: ordine cronologico di registrazione della domanda; finanziamento richiesto di importo minore; progetto di importo maggiore; data d’iscrizione dell’impresa alla Camera di commercio o agli appositi registri meno recente; possesso del rating di legalità. (lt)

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