Ciro Recce, da maggio 2021 al vertice della Cisl Toscana, è stato confermato segretario generale del sindacato. La rielezione è avvenuta al termine del Congresso regionale del sindacato, a cui è intervenuto anche il segretario generale nazionale Luigi Sbarra. Confermati anche gli altri due membri della segreteria regionale uscente: Roberto Pistonina come segretario generale aggiunto, e Francesca Ricci. La Cisl Toscana nel 2021 ha aumentato i propri iscritti, superando quota 227mila, con il 59% di iscritti attivi.
Nella sua relazione, Recce ha condiviso l’allarme generale per la situazione economica toscana e non solo. “L’aumento dei costi di energia e materie prime – ha detto -, in parte dovuto alla riduzione delle importazioni di gas e greggio dalla Russia, ma soprattutto a una vergognosa speculazione finanziaria, sta determinando un forte impatto sociale sui redditi delle famiglie, sull’occupazione, le imprese e lo sviluppo della Toscana, che oggi sono a rischio”.
Pnrr, infrastrutture, energia per la “ricetta” Cisl
Anche per questo “la Cisl vorrà esserci – ha affermato il segretario – nel dibattito e nelle decisioni che verranno prese sulle scelte strategiche per la Toscana. A cominciare dal Pnrr, le cui risorse dovranno essere finalizzate a sviluppo, crescita e occupazione; le infrastrutture, dove le opere finanziate vanno completate senza ulteriori ritardi; l’energia, dove la Toscana ha un patrimonio unico, con la geotermia, che non va sprecato”.
In particolare le infrastrutture “sono una precondizione per la ripresa”, ha sostenuto Recce al congresso Cisl, “ma in Toscana non sono in grado di soddisfare in modo adeguato le esigenze espresse dai vari settori economici, dai cittadini e dai flussi turistici”. Per questo, ha detto il segretario rivolto alle istituzioni, “è l’ora di imporsi per far completare le opere finanziate, accelerare la programmazione e ottenere la copertura economica di tutte le altre. La politica deve cambiare passo, ha il compito di decidere e le chiediamo di non fare marcia indietro sulle grandi opere”.
Dal punto di vista delle politiche attive per il lavoro, invece, “in Toscana abbiamo condiviso le linee guida del nuovo Patto per il lavoro – ha evidenziato il segretario -, che insieme al programma GOL ci consentirà di creare un sistema di politiche attive che contribuirà a migliorare le competenze, formare, qualificare, riqualificare, per chi cerca lavoro, chi lo ha perso e chi rischia di perderlo e per superare quel gap di competenze che il mercato richiede”.