Il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze
Dopo il crollo nel cantiere Esselunga di Firenze, che ha causato cinque morti e tre feriti, il Governo prova a stringere le maglie della sicurezza sul lavoro introducendo la patente a punti, che avrà un meccanismo simile alla patente dell’auto: irregolarità e infortuni faranno (a seconda della gravità) perdere punti all’azienda; senza (o con pochi) crediti non sarà possibile partecipare ai bandi pubblici per sei mesi e si dovrà pagare una multa fino a 12mila euro. La patente parte da 30 crediti e consente di operare con una dotazione di almeno 15 crediti; verrà decurtata di 20 punti in caso di incidente mortale, di 15 o 10 punti se l’incidente determina un’inabilità, da 10 a 7 punti in caso di violazioni.
Sindacati divisi sull’efficacia delle nuove norme
Le misure, approvate dal Consiglio dei ministri nel più ampio decreto Pnrr dopo l’incontro con le parti sociali, non soddisfano tutte le imprese e i sindacati. Cgil e Uil preannunciano battaglia, bocciando metodo e merito, nonostante la patente a punti fosse rivendicata da tempo (“ma la vita di un lavoratore non può valere solo 20 crediti”, dicono). Dall’altra parte la Cisl che parla di incontro positivo e di norme “in parte condivisibili”.
Aumentano gli ispettori del lavoro
Sono in arrivo altri ispettori del lavoro (766 in più), l’aumento delle ispezioni del 40% rispetto all’anno scorso e più sanzioni, anche penali nel caso di somministrazione illecita di manodopera nell’appalto (il reato era stato depenalizzato nel 2016).
Silvia Pieraccini