Primo passo per il futuro Museo dei bronzi di San Casciano dei Bagni (Siena), che ospiterà le 24 statue rinvenute nel 2022 insieme agli altri reperti che sono stati trovati in questi anni nell’area del Bagno Grande. Il museo sarà realizzato nel Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano dei Bagni, che lo Stato ha acquistato per 660mila euro dalla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. L’accordo per il museo che arriva alla vigilia del debutto della prima mostra coi bronzi protagonisti. ‘Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano’ sarà aperta al pubblico dal 23 giugno al 25 luglio, e dal 2 settembre al 29 ottobre a Roma al Palazzo del Quirinale.
“Metteremo ulteriori risorse affinché San Casciano possa avere un museo importante”, ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che oggi ha assistito alla firma del rogito con il vescovo, cardinale Augusto Paolo Lojudice. L’accordo triennale per la valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico di San Casciano dei Bagni, che ha previsto ricerche e scavi nell’area delle acque termali del Bagno Grande da cui sono emersi gli straordinari bronzi, contempla anche la costituzione di un’area archeologica e, oltre al museo, di un hub internazionale di ricerca.
Non solo terme: ora si punta al turismo culturale
“Non io, ma gli esperti dicono che questi reperti sono il più importante ritrovamento dopo i bronzi di Riace”, ha osservato Sangiuliano, secondo cui il Museo dei bronzi di San Casciano può rappresentare “un polo attrattivo per il turismo in quest’area”. Per fare un confronto, il Museo archeologico di Reggio Calabria, che ospita proprio i bronzi di Riace, ha accolto circa 280.000 persone nel 2019, ultimo anno pre-Covid. In media, San Casciano dei Bagni non va oltre le 60mila presenze turistiche all’anno. Un movimento turistico animato principalmente dalle sue terme: ma il comune fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia, e vanta il marchio di qualità turistico-ambientale Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
Ma il Museo dei bronzi di San Casciano, naturalmente, promette di essere un attrattore per tutta la Valdichiana senese, che nel 2022 ha registrato oltre 460mila arrivi e quasi 1,2 milioni di presenze, secondo l’analisi del Centro Studi Turistici di Firenze, con una crescita sul 2021 – anno ancora abbastanza povero per il turismo, causa pandemia – quantificata in 128mila arrivi (+38,7) e 318mila pernottamenti (+36,4) in più, con una forte crescita per le locazioni turistiche (+67,8%). Un trend positivo proseguito nei primi 4 mesi del 2013, con arrivi (+24%) e pernottamenti (+20%) in aumento.
Per il 2022 risultano positivi i dati di tutti i nove Comuni dell’ambito turistico (oltre a San Casciano dei Bagni anche Montepulciano, Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda), con le performance migliori in termini assoluti registrate a Chianciano Terme (+122mila presenze), Montepulciano (+78mila), Sarteano (+29mila), Chiusi (+25mila) e Trequanda (+21mila). “Abbiamo un territorio ricco di paesaggio, storia, cultura ed enogastronomia che dobbiamo continuare a promuovere in modo sempre più innovativo, nel segno dell’accoglienza e della sostenibilità”, ha affermato Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano (Comune capofila dell’Ambito turistico della Valdichiana senese), in occasione della presentazione dello studio del Cst.
Leonardo Testai