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Territorio

25 giugno 2024

Il nuovo volto della provincia di Pisa

Pontedera e San Miniato restano al centrosinistra, ribaltone a Ponsacco che passa per la prima volta al centrodestra.

Francesco Ippolito
Nuovo volto pisa 2024

Nuovo volto pisa 2024

Il centrosinistra in provincia di Pisa vince due  ballottaggi su tre. A Pontedera e a San Miniato conferma infatti i sindaci uscenti Matteo Franconi e Simone Giglioli. Perde Ponsacco che incorona Gabriele Gasperini appoggiato dal centrodestra.

Le coalizioni capitanate dal Pd insomma tengono ma non stravincono. E salgono a cinque i comuni conquistati dal centrodestra in provincia di Pisa tra primo turno e ballottaggio. Dopo Castelfranco, Santa Croce, Casciana Terme-Lari e Terricciola, è proprio Gabriele Gasperini a piazzare l’ultimo colpo alle roccaforti rosse portando il comune di Ponsacco sotto la guida di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega.

Ponsacco, dopo 25 anni passa al centrodestra

Gasperini scrive la storia di Ponsacco; il comune del mobile che negli ultimi venticinque anni era stato amministrato solo dal centrosinistra. Inoltre c’è da sottolineare che vince rimontando il suo avversario Fabrizio Lupi che al primo turno era avanti di dieci punti.

L’impresa di Gasperini sarebbe stata possibile grazie alle preferenze di molti elettori che al primo turno avevano votato una lista civica che sosteneva la candidatura di Fedrico D’Anniballe. In ogni caso il centrodestra festeggia, soprattutto la lega che per prima aveva fatto il nome di Gasperini.

Il centrosinistra in 23 comuni, il centrodestra in 8 (fra cui Pisa)

Pd e alleati continuano ad amministrare 23 comuni, la coalizione guidata da Fratelli d’Italia soltanto 8 (all’interno dei quali però c’è anche Pisa, il capoluogo di provincia). Ma sembra crescere contendibilità dei territori.

Da questo punto di vista non aiutano i problemi interni al centrosinistra emersi in questo passaggio elettorale. Quelli per cui, ad esempio, una sindaca uscente, Arianna Cecchini, a Capannoli (siamo nel cuore della Valdera) viene silurata dal Pd locale a favore di altra candidata. Lei si ricandida comunque, in veste civica, e fa il pieno di preferenze al primo turno, addirittura doppiando le avversarie di centrodestra e di centrosinistra. Stessa storia a Casciana Terme-Lari dove discordie e divisioni nel centrosinistra diventano il tappeto rosso per il civico appoggiato dal centrodestra, il giornalista Paolo Mori.

Le due conferme: Pontedera e San Miniato

Due i sindaci confermati al ballottaggio: Matteo Franconi (Pontedera) e Simone Giglioli (San Miniato), entrambi del Pd. Entro una settimana saranno comunicate le squadre di governo e potrebbero arrivare anche altre novità.

Una è quella annunciata da Simone Giglioli che a San Miniato vorrebbe aprire un dialogo in consiglio comunale con la lista Filo Rosso della ex candidata sindaco Veronica Bagni. “E’ mancato il tempo per costruire un apparentamento ma siamo vicini su tanti temi e vorrei lavorare con loro” ha detto Giglioli ai micorofoni delle tv appena ricevuta la notizia della sua rielezione.

Il sindaco sa bene quanto complesso è stato il quadro di questo passaggio elettorale anche a San Miniato. Michele Altini, centrodestra, cede il passo ma con onore. Tra il primo ed il secondo turno infatti guadagna voti, mentre il suo avversario Giglioli, che poi comunque vincerà, ne perde. Inoltre la coalizione di centrosinistra riesce a spuntarla ma con una differenza di preferenze molto inferiore rispetto al ballottaggio di cinque anni fa (800 voti di oggi contro i 2000 del 2019).

A Pontedera, un successo per il Pd, si festeggia ma la lettura si ripete.  Matteo Franconi vince bene, meglio di cinque anni fa (sfiora il 54%) anche grazie ad un controllo efficace del voto nelle frazioni. Il sindaco confermato però perde circa seicento voti tra primo e secondo turno, cosa che non capita allo sfidante Matteo Bagnoli, centrodestra, che invece mantiene grosso modo le stesse preferenze.

Per Franconi, che ha sventolato la sciarpa granata e cantato “bella ciao” per festeggiare la vittoria “vince la politica dei contenuti, della passione e delle persone”. La sua vittoria è “dedicata a tre persone che oggi non sono più con noi: a Roberto Colaninno, che ha mantenuto il mio sguardo alto per una città di livello europeo e mondiale, a Marco Papiani (ex assessore del comune) e Daniele Belli (padre dell’ex assessore Mattia Belli) che mi hanno insegnato come si fa politica e come ci si comporta nel rispetto di tutti”.

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Francesco Ippolito

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