Il rischio che da più parti si prospettava, in Toscana si è avverato: appena hanno riaperto le destinazioni internazionali, gli italiani sono tornati a guardare alle vacanze “fuori casa”. E così nell’estate 2022 la costa toscana – secondo l’indagine a campione commissionata dall’agenzia regionale Toscana Promozione Turistica al Centro studi turistici di Firenze – è stata meno affollata di vacanzieri italiani dell’estate 2021 (-1,7% i pernottamenti), anche se si è “consolata” con gli stranieri (+29,3%).
Boom di stranieri, ovunque
Il risultato finale, per il prodotto turistico più gettonato dell’estate com’è appunto il mare, è una crescita di presenze (cioè di pernottamenti in alberghi o strutture extralberghiere) del 5,1%, che si aggiunge alla crescita di tutti gli altri prodotti – città d’arte, campagna, montagna, terme – realizzata grazie alla domanda domestica e, soprattutto, a quella estera. Nell’estate 2022 le presenze italiane in Toscana si sono fermate al +2%, gli stranieri hanno sfiorato il +50%: la pandemia che li aveva tenuti lontano sembra alle spalle, e il peso del mercato estero (trainata da tedeschi, olandesi, francesi e svizzeri) dovrebbe tornare sopra il 40%.
Per tornare ai livelli pre-Covid manca più di 1 milione di pernottamenti
Nel complesso il trimestre estivo giugno-luglio-agosto, secondo queste prime stime, in Toscana si chiude dunque con presenze +17,6% (pari a oltre 22,5 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso trimestre 2021, e con un divario del -4,8% rispetto allo stesso trimestre 2019: per tornare ai livelli pre-Covid manca 1,1 milioni di pernottamenti. Lo studio regionale non tocca il tasto strategico della spesa turistica (i turisti hanno speso più o meno dell’anno scorso?), ma l’aumento dei prezzi di beni e servizi, legato all’inflazione, alle bollette energetiche e alla scarsità di materie prime, renderà decisamente più difficile stimare qual è l’andamento reale del settore.
Buono settembre, male il fine-anno
“La Toscana sta tornando gradualmente ai grandi numeri del 2019 – afferma un comunicato della Regione – e anche le stime delle imprese turistiche per settembre sono abbastanza positive, con una previsione del +10%”. La difficile situazione economica si riflette invece sulle stime per l’ultimo trimestre: solo il 19% degli operatori intervistati prevede una crescita, contro il 25% che teme una flessione rispetto al 2021.
Silvia Pieraccini