Se le previsioni saranno rispettate, nei prossimi anni sono in arrivo 15-20mila comunità energetiche rinnovabili (Cer) in Italia, cioè associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni e piccole-medie imprese che uniranno le forze per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. L’operazione sarà spinta dagli incentivi previsti dal Pnrr, per attivare i quali serve un decreto che il Governo ha appena completato, e che ora aspetta l’approvazione della Commissione Ue per l’entrata in vigore.
La Toscana è pronta a partire
La Toscana, secondo quanto affermato oggi, 24 febbraio, dal presidente regionale Eugenio Giani, destinerà alle comunità energetiche 75 milioni di euro di incentivi: 55 milioni distribuiti dal Governo su fondi Pnrr, più i 20 milioni di fondi comunitari che la Regione ha già annunciato di voler investire. “Ci abbiamo creduto fortemente fin da subito, la Toscana è pronta”, sottolinea Giani secondo cui i 75 milioni di incentivi consentiranno di finanziare 300 comunità energetiche, installando una potenza pari a 80 Mw e abbattendo più di 50mila tonnellate di Co2 all’anno. “Siamo convinti che le comunità energetiche rappresentino una grande opportunità per il nostro territorio – aggiunge il presidente – e siano lo strumento migliore per una transizione energetica fondata su forme di azione collettiva, di economia collaborativa, di compartecipazione e di condivisione”.
Adesso molto dipenderà dal testo del decreto attuativo del governo, per capire come (e a chi) saranno destinati i finanziamenti, e che natura avranno.
Silvia Pieraccini