Dopo i primi segnali emersi nei giorni scorsi, Jsw Steel Italy e Piombino Logistics hanno presentato le loro osservazioni sul progetto del rigassificatore di Piombino, segnalando il rischio di “un grave danno, con evidenti ripercussioni produttive e occupazionali” all’attività produttiva, per via della prevista presenza della nave Golar Tundra di Snam nel porto, che limiterebbe l’uso della banchina Nord.
Questo mentre il premier (uscente) Mario Draghi, in una conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di oggi, 16 settembre, ha parlato di “tempi rapidi e certi per il rigassificatore di Piombino che è una cosa essenziale”. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si è mostrato ottimista: “Troveremo sicuramente un punto d’arrivo, perché la posta in gioco è molto seria e molto alta”, ha detto, aggiungendo che “dovrà esser fatto di tutto per aiutare questi territori”.
“Continuità, oppure ripristino del pontile Lucchini”
Nelle loro osservazioni le due aziende chiedono “la garanzia della continuità delle operazioni portuali di carico e scarico di semiprodotti/prodotti finiti di Jsw”. In caso contrario, chiedono che si proceda al ripristino del pontile Lucchini, oppure “che vengano corrisposte alla società, a titolo compensativo del grave pregiudizio che verrà a subire, le risorse necessarie affinché essa stessa possa provvedere ad effettuare i lavori di messa in pristino della banchina in concessione. In ogni caso, che la società possa beneficiare di una riduzione sul prezzo del gas, anche a titolo compensativo”.
Il danno che si rischia, se dopo l’installazione del rigassificatore non venisse garantita l’attuale continuità delle operazioni portuali e si assistesse a riduzioni di frequenza o capacità dei mezzi navali interessati, secondo Jsw e Piombino Logistics “è tanto più grave se si considera che Jsw è l’unico produttore di rotaie in Italia, che Jsw è fornitore di Rfi, che i fondi della Missione 3 del Pnrr sono orientati all’implementazione del sistema ferroviario e che dunque Jsw, con la sua attività, contribuisce al perseguimento di un importante interesse pubblico”.
Polemica Letta-Renzi sulle bonifiche
Piombino è stata anche al centro di un botta e risposta fra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Italia Viva Matteo Renzi: in una intervista di oggi al Corriere Fiorentino, Letta si è detto a favore del rigassificatore, ma ha chiesto “impegni seri” per le compensazioni. “Se penso alle rassicurazioni tradite di Renzi premier sulle bonifiche e sulla rigenerazione del territorio – ha sottolineato – mi sento di chiedere scusa ai cittadini”. Pronta la replica di Renzi: “Abbiamo fatto un patto con la Regione Toscana, Letta vada a rileggerlo, perché noi i soldi alla Toscana li abbiamo dati”.