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Territorio

07 marzo 2022

La Tirrenica rinasce (sulla carta) tra Dl infrastrutture e Ddl bilancio

Nel pluriennale 2022-2024, previsti 200 milioni di euro per i lavori.

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Riappare la parola Tirrenica nelle carte “romane” che danno conto dei provvedimenti approvati in questi giorni da Governo e Parlamento, e in particolare nel disegno di legge di bilancio 2022-24 e nel decreto legge Infrastrutture.


Nel Ddl di bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 sono previsti, secondo quanto dichiarato dal ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, nuovi investimenti in Italia per 32 miliardi di euro per potenziare e modernizzare le infrastrutture e la mobilità nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

Il potenziamento della Tirrenica


Tra questi investimenti un comunicato ministeriale indica 200 milioni di euro per potenziare la Tirrenica «progetto fermo da molti anni e necessario per la messa in sicurezza e il miglioramento della mobilità nelle regioni interessate (Lazio, Toscana e Liguria)».
Ma i commenti entusiastici delle istituzioni – in testa il presidente della regione, Eugenio Giani e il presidente della Camera di commercio Maremma e Tirreno, Riccardo Breda – rischiano di risultare eccessivi per più motivi.


Innanzitutto il Governo non ha ancora revocato la concessione a Sat (Società autostrada tirrenica) per affidarla a Anas che, secondo quanto annunciato da tempo, si accollerà i lavori di messa in sicurezza della pericolosa strada, che (è confermato) non più trasformata in autostrada. In secondo luogo dovrà essere nominato – secondo quanto annunciato – un commissario per velocizzare (?) i lavori che attendono da 50 anni.

Il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici


Prima di tutto questo servirà il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici per permettere l’acquisto da parte di Anas dei progetti elaborati da Sat: la previsione – e questa è per adesso l’unica vera buona notizia – è contenuta nel decreto legge Infrastrutture e trasporti n.121/2021 approvato, con modifiche, dalla Camera il 28 ottobre (ora passa al Senato per la conversione) che tocca anche la Tirrenica, qui indicata come “tratta Tarquinia-San Pietro in Palazzi” (cioè quella su cui ancora si deve intervenire).


Quel decreto autorizza appunto l’acquisto da parte di Anas per 36,5 milioni – previo parere espresso dal Consiglio superiore del lavori pubblici – dei progetti elaborati dalla Sat. E dunque, al di là dei 200 milioni stanziati (peraltro nella manovra di bilancio pluriennale 2022-2024, e non annuale), la prossima scadenza da tenere a mente è il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.

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