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Territorio

29 marzo 2022

Opere pubbliche ed enti locali, col Pnrr progetti raddoppiati

La Regione vuole monitorare i prezzari con frequenza maggiore per evitare che le gare vadano deserte.

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Nel 2021 il valore degli investimenti in opere pubbliche in Toscana è cresciuto dell’11%. E grazie ai fondi del Pnrr gli enti locali toscani arriveranno a un raddoppio delle progettazioni, con un aumento considerevole dell’importo complessivo messo a gara. Questa è l’indicazione emersa dal convegno “I lavori pubblici. La congiuntura e le criticità strutturali nell’avvio del Pnrr”, organizato dall’Osservatorio regionale dei Contratti pubblici della Regione Toscana insieme a Irpet.

L’istituto stima che nel corso del 2022 verranno avviate procedure per quattro volte di più rispetto a quelle del triennio 2018-2020: un trend che è destinato a proseguire fino al 2028 ad un ritmo medio del +22%, con un picco nel biennio 2025-26 dove si registrerà un raddoppio. “Permangono tuttavia profili di criticità strutturale ai quali si è tentato di dare risposta con le riforme dell’ultimo quinquennio”, secondo l’Irpet, come “un quadro procedurale/autorizzativo ancora complesso e poco funzionale alla massimizzazione dell’efficacia della spesa infrastrutturale, la qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese”.

“Monitoriamo i prezzari con frequenza maggiore”

Per la Regione si tratta di “una sfida importante – ha detto l’assessore Stefano Ciuoffo – che pone tutte le amministrazioni, a partire da Regione, di fronte alla necessità di rendere, da un lato, le procedure più semplificate e, dall’altro, di valorizzare il lavoro di qualità, che le nostre realtà imprenditoriali e artigianali hanno dimostrato di detenere, a discapito dei soggetti economici meno affidabili e seri”. L’intenzione dichiarata è quella di “monitorare i prezzari con una frequenza maggiore – ha aggiunto Ciuoffo – per evitare che siano messi a gara appalti basati su costi non più attuali, tenuto conto della forti fibrillazioni e oscillazioni che persistono, stante le turbolenze internazionali e gli effetti della pandemia”.

Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada e delegato Anci Toscana per i lavori pubblici, ha lamentato criticità anche dal punto di vista dei Comuni, che “in 10 anni hanno perso il 21% dei dipendenti, con un impoverimento anche qualitativo dovuto alla stagnazione degli investimenti; poi i costi dei materiali e dei carburanti, che stanno mettendo in crisi molti cantieri; e ancora il problema delle gare, che stante questa la situazione stanno andando deserte anche in Toscana”.

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