La Toscana brilla per l’offerta sanitaria e lo stato di salute della popolazione, ma galleggia nelle parti basse della classifica nazionale per pensioni integrative, spesa pubblica per le politiche del lavoro e dispersione scolastica: è il responso del Welfare Italia Index 2023, realizzato dal think tank ‘Welfare, Italia’, nato su iniziativa di Unipol in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Un quadro di luci e ombre che vede la Toscana, nel suo complesso, occupare il nono posto in graduatoria per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Una posizione frutto della media fra il 7/o posto occupato dalla componente degli indicatori strutturali, e il 15/o occupato con riferimento agli indicatori di spesa, ossia le risorse messe a disposizione per il sistema di welfare.
Toscana indietro sugli indicatori di spesa in welfare
In quest’ultimo ambito la Toscana si posiziona al 14/o posto per contributo medio in forme pensionistiche integrative, con il 6,8% del reddito medio rispetto a una media nazionale del 7,3%. La regione è al 14/o posto anche per spesa pubblica per consumi finali per istruzione e formazione in percentuale rispetto al Pil regionale, impiegando il 3,6% delle risorse rispetto al 4,2% della media nazionale. Si trova in 13/a posizione, invece, sia per spesa pubblica per le politiche del lavoro (con il 2,5% del Pil rispetto al 2,8% di media nazionale), sia in termini di spesa sanitaria privata pro capite, con 562 euro contro i 604 euro di media. La Toscana figura poi al 12/o posto per spesa media per utente fruitore degli asili nido, con 8.898 euro (8.913 euro la media nazionale), e al 16/o posto per importo medio in Reddito e Pensione di Cittadinanza, con 483 euro di risorse mensili per ogni cittadino (510 euro la media nazionale).
Gli indicatori strutturali vedono invece la Toscana al primo posto in Italia per efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria, e al 3/o sia per lo stato di salute della popolazione che per numero di posti in asili nido autorizzati (35 posti ogni 100 bambini 0-2 anni rispetto ai 26 di media nazionale). Buoni risultati, secondo il rapporto, si registrano anche in termini di giovani Neet, il cui tasso si attesta al 14,2% contro una media nazionale del 19,5%. In termini di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni, la Toscana scala tre posizioni e arriva a occupare l’8/0 posto con un tasso del 6%, rispetto all’8,1% di media nazionale.
Peggiora invece il dato relativo al tasso di dispersione scolastica, che vede la Toscana perdere tre posizioni e scendere al 14/o posto (10,7% contro 10,4% medio nazionale). Infine, altro dato deludente, la Toscana occupa la 13/a posizione per part-time femminile involontario (ovvero lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) con il 19,1%, due punti percentuali più alto rispetto alla media italiana. (lt)