Numeri positivi nel 2024 per Franchi Umberto Marmi, che nell’esercizio ha realizzato un totale ricavi e altri proventi pari a 81,7 milioni di euro (+9,4%), con i ricavi totali – come già anticipato ai mercati – a quota 79,8 milioni (+8%), grazie alle performance realizzate in Nord America e Australia, e al consolidamento della posizione di leadership in Emea e Asia. Il Cda dell’azienda proporrà all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo pari a circa il 31% dell’utile netto, ovvero pari a 0,10 euro per azione. L’indebitamento finanziario netto è salito in un anno da 29,4 milioni a 33,7 milioni di euro; gli investimenti in attività materiali e immateriali sono scesi da 9 milioni a 6,6 milioni.
Nel progetto di bilancio approvato dal Cda dell’azienda di Carrara, l’Ebitda è stato pari a 25,3 milioni (+5,8%), con un Ebitda Margin del 30,9% (31,9% nel 2023), mentre l’utile d’esercizio è di 11,3 milioni (-13%). Per Franchi Umberto Marmi la lieve flessione della marginalità “è da ricondursi principalmente alle recenti acquisizioni che, pur presentando un ottimo profilo finanziario, risultano leggermente diluitive rispetto alla marginalità di Franchi Umberto Marmi Spa, presentando quindi un mix di prodotti con un margine lievemente inferiore”.
“Il 2024 è stato un anno di crescita significativa per Franchi Umberto Marmi – osserva Alberto Franchi, presidente e amministratore delegato -, record storico in termini di fatturato, un traguardo frutto di strategie mirate e della capacità del nostro team di cogliere valide opportunità nei mercati internazionali. Siamo particolarmente soddisfatti delle performance eccezionali registrate in Nord America ed in Australia, mercati che rappresentano oggi una parte sempre più rilevante del nostro portafoglio, dimostrando la validità del nostro approccio di espansione globale che passa anche attraverso una strategia di crescita per linee esterne”.
Nel 2025 Franchi Umberto Marmi “prevede di proseguire – recita la comunicazione diffusa dall’azienda – nel percorso di crescita intrapreso. In particolare, a seguito dell’acquisizione di Marmoles Man Srl e grazie alle sinergie attivate con essa sia in termini di prodotto che da un punto di vista geografico, Fum ha iniziato a operare con una strategia commerciale integrata che sta già dando riscontri importanti. Grazie all’acquisizione del controllo anche sulle attività in Australia, si prevede di crescere ulteriormente nell’area che risulta essere strategicamente importante e conserva ottimi margini di sviluppo”.
Il permanere di condizioni di turbolenza nello scenario internazionale genera ancora un clima di incertezza, ma al momento non si registrino impatti diretti delle varie situazioni di crisi per il business. “Stiamo continuando a investire – afferma Franchi – a sostegno dello sviluppo del business: per esempio, abbiamo appena partecipato alle fiere Big 5 Construct Saudi a Riyad in Arabia Saudita e alla China Xiamen International Stone Fair 2025, considerando che sia il bacino saudita che quello asiatico sono focali per la nostra crescita, e questi eventi rappresentano un momento importante per mostrare l’eccellenza del marmo italiano e sviluppare nuove opportunità di business. In un contesto globale che rimane ad oggi complesso noi continuiamo a guardare al futuro con ottimismo”.