E’ la Orion Monet, metaniera da 293 metri di lunghezza e 170mila metri cubi di capacità, la prima nave dell’anno termico 2023/24 ad alimentare il rigassificatore Golar Tundra ormeggiato a Piombino. Proveniente dagli Stati Uniti e battente bandiera maltese, la nave è arrivata oggi in rada, e stanotte entrerà in porto con le prescrizioni previste dall’ordinanza 67 del 2023 della capitaneria di porto: ossia, l’ingresso della metaniera avverrà solo dopo la partenza dell’ultimo traghetto per l’Elba, con l’utilizzo di quattro rimorchiatori e la supervisione sulla sicurezza delle operazioni da parte della guardia costiera.
Nel giro di un paio di giorni le operazioni dovrebbero essere concluse, e intorno alla giornata di mercoledì la nave dovrebbe lasciare lo scalo piombinese. Nel corso dell’attuale anno termico, iniziato l’1 ottobre, è previsto l’arrivo di una nave metaniera per l’approvvigionamento di Gnl al rigassificatore di Piombino ogni otto giorni circa. Per questo primo anno termico di attività della Golar Tundra, Snam ha assegnato 43 slot di Gnl, con 41 slot assegnati per gli altri due anni di permanenza prevista nel porto toscano, prima dello spostamento della nave rigassificatrice in Liguria.
“Siamo preparati all’inverno nel modo migliore”
“Nell’ultimo trimestre sono in arrivo 12 navi per 1,4 miliardi di metri cubi”, ha affermato l’amministratore delegato di Snam Stefano Venier, spiegando che “il Gnl ha raggiunto 11 miliardi di metri cubi su 44 miliardi importati. “Oltre 1 miliardo – ha aggiunto – verrà da Piombino nei prossimi 3 mesi”. Dunque, sostiene Venier, dopo un’estate da record “abbiamo preparato il sistema nel migliore dei modi per il prossimo inverno”, perché “abbiamo le scorte e terremo le antenne alzate per affrontare le situazioni critiche”. Gli interventi per la messa in funzione del rigassificatore galleggiante di Ravenna, secondo l’ad di Snam, “si realizzeranno entro la fine del 2024”, per cui “confermiamo il ruolo strategico di Piombino e Ravenna, che ci consentiranno di avere 28 miliardi di metri cubi di importazione di Gnl al Nord, dove si concentra la maggior parte del consumo”. (lt)