I dipendenti Busatti mostrano il simbolo BCorp
La Tessitura Busatti di Anghiari (Arezzo), piccola azienda familiare di tessuti per arredamento con una tradizione di oltre 180 anni, diventa una delle prime realtà tessili in Italia ad essere certificata BCorp, uno degli standard più elevati al mondo di misurazione delle performance ambientali, sociali e di governance (Esg). Il marchio BCorp è rilasciato dopo la valutazione dell’organizzazione no-profit americana BLab.
Dal 2023 è una società Benefit
“Un percorso da sempre in linea con l’agire della Tessitura Busatti – afferma l’azienda – ma che ora ottiene una validazione internazionale”. Il traguarda arriva al termine di un lungo percorso di sostenibilità, che ha visto l’azienda impegnarsi non solo a generare profitto, ma anche a creare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. E infatti nel 2023 Busatti è diventata una società Benefit – inserendo nello statuto aziendale, accanto all’obiettivo del profitto, quello di beneficio per l’ambiente e la comunità – e cominciando a misurare l’impatto, indicando in una relazione gli obiettivi raggiunti in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale e quelli futuri.
Artigianato legato al territorio
Ora arriva il passo ulteriore, il BCorp. “Una certificazione che attesta la bontà del lavoro di tutta la Tessitura Busatti – afferma l’amministratore Livio Sassolini, ottava generazione della famiglia alla guida – siamo moto felici perché è stato riconosciuto il nostro modello di business, cioè quello artigiano legato a una profonda tradizione territoriale, ma che sa affrontare le sfide di un mondo in continuo mutamento alla luce di una sostenibilità declinata sia in senso sociale che ambientale”. Busatti nel 2023 ha fatturato due milioni e 129mila euro (ultimo bilancio depositato) con 59mila euro di utile e 16 dipendenti.
Silvia Pieraccini