Nel giorno nero della produzione industriale italiana (-3,6% tendenziale nel mese di ottobre 2024, al netto degli effetti di calendario), i dati sull’export della Toscana lasciano intravedere una luce, anche se è una luce alimentata da pochi settori: in testa farmaci, gioielli e vino, con l’avvertenza che i secondi sono “gonfiati” dal boom del prezzo dell’oro, e che il terzo è spinto dal timore dei dazi ventilati dal Governo Trump, che genera forti acquisti “anticipati” degli importatori.
I gioielli raddoppiano, i farmaci non deludono, male la moda
Nei primi nove mesi del 2024, secondo i dati diffusi oggi 11 dicembre dall’Istat, l’export della Toscana è cresciuto in valore dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sfiorando i 46 miliardi di euro e migliorando la performance del primo semestre (+8,7%). A livello italiano il periodo gennaio-settembre segna -0,7%. I settori cresciuti in Toscana sono i prodotti agricoli (+6,7%), il marmo estratto (+3,7%), il vino ( +10,2%), i farmaci (+32,8%), i gioielli (+102%). Il capitolo complessivo “prodotti delle attività manifatturiere” segna +11,3%. Male l’industria della moda (tessile, abbigliamento, pelli e accessori), che perde quasi il 10% (-9,7%). Torna indietro la carta (-5%), regge la meccanica (+5,4%), mentre arretrano i mezzi di trasporto (-9,4%) che comprendono essenzialmente i veicoli Piaggio, gli yacht di Viareggio e i camper della Valdelsa.
Boom dei Paesi extraUe nonostante il tonfo della Svizzera
Guardando ai mercati di sbocco della Toscana, nei primi nove mesi è cresciuto l’export verso i Paesi Ue (+9,6%), ma è cresciuto soprattutto quello verso i Paesi extraUe (+15,8%), nonostante siano calate del 50,7% le esportazioni dirette in Svizzera – tradizionale hub della moda, soprattutto di lusso – proprio a causa delle difficoltà che sta attraversando il settore. Continua l’aumento esponenziale dell’export della Toscana verso la Turchia (+245%), rappresentato perlopiù dai gioielli di Arezzo.
Grazie all’andamento dei primi nove mesi, la Toscana risulta essere una delle regioni più dinamiche per l’export, insieme con Calabria (+20,9%), Molise (+11,5%) e Valle d’Aosta (+11,1%).
Silvia Pieraccini