6 marzo 2025

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Industria

26 febbraio 2025

Vertenza Beko, intervento pubblico verso la reindustrializzazione di Siena

Il Mimit “chiama” Invitalia per l’acquisto del sito, e la multinazionale individuerà un advisor per trovare un investitore.

Tags

Featured image

Il futuro industriale dello stabilimento Beko di Siena, e dei suoi 299 addetti, passerà da un intervento pubblico: il ministero per le Imprese e il Made in Italy ha avviato interlocuzioni con il Comune di Siena e Invitalia per l’acquisizione dello stabilimento, come punto di partenza per creare le condizioni favorevoli alla reindustrializzazione dell’impianto e alla ricerca di un nuovo investitore. Con l’auspicio che quest’ultima parte porti risultati migliori di quelli visti negli scorsi decenni – da Electrolux a Trw – in Toscana.

Dall’altro lato, la multinazionale turca si è impegnata a facilitare la transizione verso la reindustrializzazione, destinando circa 7 milioni di euro per la gestione del canone d’affitto, per l’individuazione di un advisor che avvii immediatamente la ricerca di un nuovo soggetto industriale e per la continuazione delle attività di bonifica. La produzione Beko a Siena continuerà fino a fine 2025: per l’immediato post-chiusura si ipotizza il ricorso alla cassa integrazione in deroga fino a dicembre 2027.

Attriti fra le istituzioni dopo il tavolo del Mimit

Questo l’esito del tavolo del Mimit, nel quale si è preso atto del “salvataggio” dello stabilimento marchigiano di Comunanza, di cui era prevista inizialmente la chiusura: al contrario, anche l’aggiornamento del piano industriale di Beko prevede la chiusura della fabbrica di Siena, unico sito italiano del gruppo dove la fabbrica è di proprietà di terzi, e con problemi di produttività ormai consolidati. L’annuncio del possibile intervento di Invitalia fa tramontare le ipotesi di usare la partecipata pubblica senese Train per rilevare il sito, o l’esproprio ai sensi della nuova legge regionale sui consorzi, non praticabile poiché lo stabilimento non è nelle condizioni di prolungata inattività richieste dalla norma.

Tutto bene, dunque? In realtà l’esito del tavolo di Roma ha causato una frattura fra le istituzioni: la nota di sintesi dell’incontro ha parlato di “disimpegno della Regione Toscana”, e di delibere della Provincia di Siena “che escludono un intervento per l’acquisizione del sito, senza aver prima le garanzie di un progetto industriale”. Per la presidente della Provincia, Agnese Carletti, “siamo di fronte ad una vera e propria strumentalizzazione politica arrivando perfino ad evocare atti e delibere mai assunte”. E di “grave scorrettezza istituzionale” ha parlato il presidente della Regione Eugenio Giani.

Al centro le garanzie per la reindustrializzazione

La contrapposizione ha assunto rapidamente un connotato politico: da una parte i vertici del Mimit (il ministro Adolfo Urso e la sottosegretaria Fausta Bergamotto) e la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, in area FdI; dall’altra, Carletti e Giani esponenti Pd. Con il sospetto, in apparenza poco fondato, che il recupero di Comunanza sia un assist al governatore marchigiano Francesco Acquaroli, anche lui di FdI. Tuttavia, al tavolo convocato dalla Regione all’indomani dell’incontro di Roma hanno partecipato sia Fabio che Carletti e Giani. Con quest’ultimo che a 24 ore di distanza ha moderato i toni, pur rilanciando con Beko per maggiori garanzie sul processo di reindustrializzazione.

“Sulla reindustrializzazione della Beko – afferma la Fiom – il governo si è preso un impegno, quello di mettere a disposizione Invitalia come capofila di una nuova società che si potrebbe costituire anche con interventi pubblici e privati locali e non (in Toscana c’è anche l’opzione della legge regionale sui consorzi industriali). Nella new company inoltre è fondamentale che ci sia anche Beko, che deve assolutamente proseguire le produzioni oltre il 31 dicembre 2025 a garanzia di ammortizzatori sociali e reindustrializzazione”.

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Industria

06 marzo 2025

Dopo un 2024 opaco Piaggio punta a tornare alla crescita

Leggi tutto
Industria

05 marzo 2025

Nel 2024 Menarini migliora fatturato ed Ebitda (e non teme i dazi Usa)

Leggi tutto
Industria

04 marzo 2025

Piombino, Jsw inaugura il deposito doganale per l’acciaio (con regime fiscale speciale)

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci