Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza l’integrazione alla nota di aggiornamento al Defr 2022, la seconda variazione al bilancio di previsione finanziario 2022-2024 e gli interventi normativi collegati: nel complesso, l’aula ha dato il via libera a una manovra finanziaria da 400 milioni di euro che, rivendica la Regione, riporta in pareggio il bilancio 2021 della sanità gravato dalle spese per il contrasto alla pandemia, e senza alzare le tasse.
Bocciati tutti gli ordini del giorno e le risoluzioni presentate dalle opposizioni, ad eccezione di un odg della Lega contro il taglio delle classi nelle scuole, e un odg di Fratelli d’Italia (con emendamenti Pd) che impegna la giunta a non stanziare ulteriori contributi al Maggio Musicale Fiorentino fino a che non sia fatta chiarezza su opportunità e congruità delle spese di rappresentanza effettuate dal sovrintendente Alexander Pereira.
Dopo i Comuni anche il centrodestra critica il Defr
In particolare l’integrazione alla nota di aggiornamento al Defr 2022 è arrivata in aula fra le polemiche a livello istituzionale: il Consiglio delle autonomie locali, come emerso dalla comunicazione del 18 maggio scorso, non ha infatti espresso il proprio parere obbligatorio sulla nota, lamentando l’assenza di concertazione istituzionale, oltre che la mancata presentazione del Programma regionale di sviluppo (Prs) di legislatura. Un’obiezione su cui la Regione non si pronuncia apertamente: tuttavia ambienti di Palazzo Strozzi Sacrati fanno presente che il testo della bozza era stato inviato alle rappresentanze degli enti locali il 1 aprile scorso, lasciando dunque un tempo ritenuto sufficiente per la concertazione.
L’opposizione di centrodestra non ha mancato di criticare il provvedimento. “L’aggiornamento è un atto vuoto, privo di scelte concrete; è incompleto, modesto e soprattutto conservativo”, hanno detto i consiglieri Elena Meini e Marco Casucci (Lega). “Non si può non rilevare come il Defr sconti un deficit di aggiornamento e basi le risposte su un’analisi datata che non tiene conto degli avvenimenti internazionali degli ultimi mesi”, ha accusato il portavoce dell’opposizione, Marco Landi, ricordando anche i rischi evidenziati dall’ultimo rapporto Irpet, “di cui non vi è traccia nel Defr”. Per Marco Stella (Forza Italia), le scelte della manovra finanziaria regionale “sono frutto di singole richieste più che di una reale progettualità: un metodo che non produce lo sviluppo e la crescita economica dei territori, e che fa diventare la Regione un grande centro di spesa”.
Arrivano 9,5 milioni per la bonifica a Piombino
La seconda variazione al bilancio di previsione finanziario 2022-2024 è stata integrata da alcuni emendamenti presentati dal presidente della giunta regionale, Eugenio Giani, motivati con l’approvazione da parte degli organi nazionali di una serie di spese coperte attraverso stanziamenti del fondo di coesione con interventi in materia di edilizia sanitaria, per la realizzazione, per esempio, dell’ospedale di Livorno.
“Sposto così risorse regionali che avevamo dedicato lì – ha spiegato Giani – e che invece verranno coperte da risorse nazionali e le metto su altre due voci”. La prima voce sono i 9,5 milioni per il cofinanziamento della bonifica della falda compresa nel Sin di Piombino. La seconda, lo scorrimento della graduatoria in corso per i finanziamenti sui Comuni negli impianti sportivi, con la possibilità di finanziare 80 e non più solo 50 interventi, peraltro a fronte di 200 domande presentate.