Dopo le difficoltà degli ultimi tempi, che l’hanno portata ad avviare la procedura di composizione negoziata per risolvere la crisi, la cantina cooperativa Castelli del Grevepesa di San Casciano Val di Pesa (Firenze) va all’asta. L’azienda, una delle coop più importanti del Chianti (aderente a Confcooperative), 10,4 milioni di fatturato 2022 (ultimo bilancio depositato), una ventina di dipendenti e un centinaio di soci conferitori, è stata autorizzata dal Tribunale di Firenze (ex art. 22, comma 1, lett. d del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza) a pubblicare l’invito a presentare offerte per l’acquisto del ramo d’azienda.
Offerte entro il 29 novembre
La scadenza è il 29 novembre 2024, il prezzo minimo è 3,960 milioni di euro da versare in unica soluzione alla sottoscrizione del contratto di cessione del ramo d’azienda. Chi vuol offrire più del prezzo-base dovrà proporre importi di 50mila euro o multipli. A parità di prezzo sarà preferita l’offerta che prevede il maggior numero di dipendenti trasferiti con il ramo d’azienda. La valutazione delle offerte sarà effettuata da una commissione tecnica costituita dalla società, che farà una graduatoria e trasmetterà i risultati a un esperto per la formulazione del parere richiesto dal Tribunale in tempo utile per l’udienza fissata il 3 dicembre 2024.
Il gruppo Piccini 1882 tra gli interessati all’acquisto
Tra i gruppi che sembrano aver mostrato interesse all’acquisto, quello in pole position appare il toscano Piccini 1882, azienda vinicola familiare “regina” della denominazione Chianti, che negli ultimi tre anni ha raddoppiato il fatturato, arrivando a 154,3 milioni nel 2023 con 30 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Piccini è un produttore e grande imbottigliatore e ha già tra i suoi asset la cantina cooperativa degli Agricoltori del Chianti Geografico, cui ora potrebbe affiancare quella dei Castelli del Grevepesa che possiede una linea di imbottigliamento.
In vendita immobili, attrezzature, marchi
Il ramo da acquistare comprende gli immobili e i macchinari della società; i marchi usati per commercializzare i prodotti; “almeno” tre dipendenti della società; le merci in magazzino; l’impegno ad acquistare il vino di Castelli del Grevepesa per cinque anni; il comodato d’uso gratuito alla società, per le vendemmie 2025 e 2026, di parte dell’immobile e delle attrezzature per continuare a svolgere le attività di vinificazione di uve conferite dai propri soci cooperanti; il comodato d’uso gratuito alla società per 12 anni di una parte dell’immobile per continuare a svolgere le attività di vinificazione e di locazione di vasi vinari a terzi. Sono esclusi dall’acquisizione i crediti e i debiti anteriori al trasferimento del ramo d’azienda.
Silvia Pieraccini